Api selvatiche

Tutte le api, tranne l’ape mellifera, sono descritte come “api selvatiche” (in verità, anche le api mellifere appartengono allo stesso gruppo tassonomico). Gli apoidei sono costituiti da quasi 30’000 specie, di cui ca. 580 presenti in Svizzera (340 in Ticino); tutte queste api selvatiche ci deliziano con la loro straordinaria diversità di colori, dimensioni e comportamenti.

Quando si visita un prato ricco di specie l’osservatore non pensa nemmeno che l’ape avvistata possa essere un’ape selvatica. Il loro modo di vivere è estremamente affascinante: alcune api raccolgono il polline con la parte inferiore del corpo (collettori addominali), mentre altre trasportano l’apporto proteico necessario alla prole tramite apposite cestelle poste sulle zampe posteriori, in modo simile all’ape mellifera. Esistono anche api selvatiche ed imenotteri che ingoiano il polline e lo rigurgitano insieme al nettare.
Vi sono specie molto piccole, aventi dimensione corporea di soli 3-4 millimetri, come pure specie imponenti la più grande delle quali, l’ape nera e blu del bosco, ha una dimensione corporea che raggiunge quasi 3 centimetri.

Indole e stile di vita

Tanto diverso è l’aspetto delle api selvatiche, quanto diversi sono i loro stili di vita. Le singole specie presentano propri periodi riproduttivi chiaramente definiti. Questi animali, prevalentemente solitari, si schiudono durante solo poche settimane all’anno. Non formano alcuno stato sociale, le femmine e i maschi si accoppiano, dopo di che la nidiata è lasciata a se stessa. Prima e dopo questi periodi non è possibile osservare individui appartenenti a queste specie. In questa maniera, le singole specie si alternano per impollinare le piante da fiore presenti da marzo ad ottobre.

Stile di vita solitario

La maggior parte delle api selvatiche vive in solitudine. Ciò significa che le femmine, dopo essersi accoppiate con i maschi, creano un proprio nido di covata. Oltre alle api a comportamento prettamente solitario e quelle altamente sociali come l’ape mellifera, esistono diversi stadi intermedi di organizzazione sociale, ad es. quelle che adottano uno stile di vita comunitario. Esistono inoltre api approfittatrici “api cuculo” che sfruttano strutture di covata e relativi servizi forniti da altre specie d’api.

Api selvatiche a comportamento eusociale

Queste includono 31 delle 41 specie di bombi, ciascuna con circa 200-300 individui, come pure alcune specie (17) di api solcatrici. Nei bombi, solo le giovani regine svernano per poi ricostruire la loro piccola colonia l’anno successivo (a differenza delle api mellifere che, invece, svernano come intera colonia).

Comportamento di nidificazione

Tutte le api solitarie depongono la loro covata in vuoti a forma tubolare.
In queste strutture la femmina depone un uovo alla volta su un cuscinetto di polline, dopodiché separa la camera di covata da quella successiva fino a raggiungere la fine della struttura tubolare che viene a sua volta viene opercolata. La covata sverna in questa struttura tubolare e nella maggior parte dei casi si mantiene nello stato di pupa.

Il substrato utilizzato per la costruzione di queste strutture tubolari varia notevolmente. La maggior parte delle api depone il nido nel terreno. Le “api cuculo”, api approfittatrici che utilizzano nidi già esistenti (per lo più nidi al suolo), sfruttano i momenti d’assenza della femmina a cui appartiene il nido per sostituisce lestamente l’uovo esistente con uno proprio.

Le api selvatiche sono esposte a varie minacce: la mancanza di opportunità di nidificazione, la mancanza di piante da fiore, i vari pesticidi. Il grafico mostra come la gravità del grado di minaccia sia maggiore per il gruppo di api selvatiche che nidifica nel terreno. Anche il gruppo di api selvatiche che utilizza cavità (incluse le fessure) risulta soggetto ad un certo grado di minaccia, seppur palesemente più contenuto rispetto a quello descritto per le specie d’api che nidificano nel terreno.

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